In campo e sugli spalti i “giudizi” della stracittadina di andata in Eccellenza

Quasi lo stesso numero di tiri in porta, un palo a testa, ma la stracittadina di andata in Eccellenza si è tinta di giallorosso al “Gianni Renda”, con Crucitti ad aprire i giochi e Djalo a chiuderli spezzando le ultime speranze biancoverdi di rimettere in sesto la gara come già successo in passato in questo campionato.

Un derby magari non spumeggiante in campo, bagnato anche nei minuti iniziali da vento e pioggia che hanno poi lasciato scampo nel resto della gara, specie alla tifoseria ospite in gradinata senza copertura.

Ad un terzo del torneo, intanto, Sambiase in testa a +7 sulla Vigor Lamezia, e nel prossimo turno Soriano – Sambiase e Vigor Lamezia – Cittanovese saranno un banco di prova impegnativo per entrambe (in tribuna “ad osservare” anche il bomber Fioretti per i vibonesi e mister Nocera per i reggini).

L’EVOLUZIONE TATTICA

Vigor Lamezia che si presentava alla sfida contro il Sambiase con la nuova guida tecnica affidata a Danilo Fanello, subentrato ad inizio settimana in panchina a Giuseppe Saladino, ereditando pregi e difetti della squadra: in avanti si hanno pochi elementi da ruotare e non tutti al meglio (terza gara consecutiva senza reti segnate, complice anche l’assenza di Giovanni Foderaro), 5 under su 9 panchina per una gara in cui anche l’esperienza è un fattore importante.

Il copione biancoverde non è dissimile da molte altre partite: si va sotto nel risultato, fase di assestamento in cui si rischia di capitolare nuovamente, ripresa su altro ritmo in cui per poco la gara non si rimette in equilibrio (Catania nell’unica azione a lui concessa prende il palo di testa).

Ago della bilancia in tal senso il possesso del centrocampo: il duo Solom – Monteiro in fase di non possesso è stato abile nel chiudere linee di passaggio e verticalizzazioni di Curcio, in impostazione meglio il gioco finché Abayan è stato della contesa (anche se a chiudere la partita è stato proprio il suo sostituto, Djalo) affidandosi poi a lanci lunghi una volta che era l’avversario a dover fare la gara. Lo “scambio di moduli” tra i due allenatori a metà ripresa ha comportato un baricentro abbassato da parte dei giallorossi in tal senso (Morelli ha chiuso la contesa con 5 difensori in campo negli ultimi 10 minuti di gara), ma la “panchina lunga” ha giocato a favore dei padroni di casa. Sugli episodi che decidono la gara la mancata reattività fisica difensiva biancoverde è stata pagata. Pochi lampi dagli esterni offensivi, solitamente arma in più per entrambe le compagini.

LO SCENARIO

Che fosse partita sentita era notorio, che i biglietti per entrambi i settori siano andati sold out già ad inizio prevendita lo si è scoperto già dalla mattina di domenica, con la società di casa ad invitare gli spettatori a recarsi al campo con largo anticipo. Apertura alle 13, già a 45 minuti dal calcio di inizio tribuna e gradinata avevano ogni spettatore al proprio posto (ed anche oltre, viste le presenze sia davanti che dentro la tribuna stampa).

I non pochi esponenti dell’amministrazione comunale hanno potuto toccare nuovamente con mano la necessità di provare a rendere “senza barriere” i due settori (il che comporterebbe un taglio dell’attuale recinzione a poco più di un metro di altezza, con più stewart a bordo campo a carico della società ma visibilità garantita per qualche fila in più rispetto all’attuale situazione), ma anche di concretizzare eventuali correttivi nel progetto esecutivo e definitivo che riguarderà tramite i fondi Pnrr il restyling del “Gianni Renda” (nel preliminare da 1.500.000 euro non era previsto l’innalzamento della tribuna Montesanti, ma la copertura del settore ospiti e la realizzazione di altre due tribune).

Tra i tanti addetti ai lavori anche i vertici federali calabresi ed il direttore Gabriele Martino, ex di Reggina ed Fc Lamezia Terme, con gran lavoro da parte dell’organizzazione per riuscire a far trovare ad ogni persona in tribuna centrale il proprio posto.

C’è poi la “morale degli striscioni”: sul fronte Sambiase di incoraggiamento alla squadra quello durato meno di un tempo alla base della rete divisoria della tribuna (causa visibilità degli spettatori), di “bentornato” al “Gianni Renda” quello issato durato la gara in favore di mister Fanello; pensieri diversi per i tifosi della Vigor Lamezia, che nel corso dei primo tempo hanno rievocato ai supporters avversari gli eventi successivi a Promosport – Paolana dello scorso febbraio, e la genesi dirigenziale dell’Fc Lamezia Terme con relativa rinascita quest’estate del Sambiase in Eccellenza, affiggendo per tutto il secondo tempo un sibilino “dignità” mentre in campo i biancoverdi non riuscivano a ribaltare lo svantaggio, per poi subire nel finale la seconda rete.

 

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