“Nel calcio in 30 secondi si può segnare una rete capace di portarti in cielo oppure farti sprofondare”
Dopo l’amaro commento a caldo del presidente Salvatore Rettura, anche il direttore sportivo Antonio Morelli affida ai profili social della Vigor Lamezia il proprio pensiero dopo il pareggio di Bisceglie che ha fermato la corsa verso la serie D per un gol all’ultimo secondo del recupero.
«Siamo giunti all’epilogo di una stagione entusiasmante e ci sarebbero tante cose da dire. Questo mondo bellissimo, chiamato calcio, è capace di regalare momenti indiscutibilmente fantastici e al tempo stesso creare baratri enormi. È stata una stagione difficilissima dove sicuramente sono state fatte tante cose buone e al tempo stesso sono stati commessi errori di cui vi chiedo personalmente scusa e mi assumo le totali responsabilità; potevo fare meglio» è la valutazione di Morelli.
Il direttore sportivo vuole però rimarcare anche i lati positivi: «abbiamo avuto un gruppo giocatori veramente fantastico, capaci di fare bene con mille sacrifici: dal più grande, che con la propria esperienza si è calato in questa categoria, al più piccolo, che con gli occhi pieni di orgoglio ha manifestato quale onore ha avuto a giocare con questa maglia gloriosa, quella della nostra Vigor. Lo staff, dai Mister ai preparatori al fisioterapista, che con la loro competenza professionale hanno gestito dei momenti – vi assicuro – veramente difficili. La Società fantastica che non ci ha fatto mancare veramente nulla ed in maniera professionale ci ha fatto vivere come nei professionisti, sempre presenti e senza mai dire “no”. I custodi, i magazzinieri e gli addetti alla sicurezza sempre presenti e disponibili. Un ringraziamento particolare lo voglio fare al mio direttore Generale Enzo Augello, che mi ha sorretto e sostenuto nei momenti di difficoltà. In ultimo, ma non per ordine d’importanza, voi fantastici tifosi che ci avete accompagnato per tre anni, instancabili e sempre presenti, dai campi polverosi sotto ai nubifragi, fino alla disputa di una fase nazionale dove siete stati i veri vincitori morali ed il nostro orgoglio».
L’analisi si conclude così con la domanda “Nella vita cosa posso fare in 30 secondi?’’ «la mia risposta è sempre la stessa, ovvero “Niente’’. Nella vita normale in 30 secondi non si può fare niente, nel calcio invece in 30 secondi si può segnare una rete capace di portarti in cielo oppure farti sprofondare in basso, ieri è andata così e di questo – per la seconda volta – vi chiedo scusa. Sono veramente addolorato, avrei voluto regalarvi ciò che meritavate, una gioia immensa».