“Il D’Ippolito è lo stadio della Vigor, devi per forza prenderlo in gestione anche se troppo oneroso”

Oltre alla soddisfazione per la vittoria dei play off regionali, il presidente della Vigor Lamezia, Salvatore Rettura, dopo il 4-0 biancoverde ai danni del Cittanova si è soffermato anche sul futuro prossimo della società biancoverde.

Poker biancoverde ai danni del Cittanova, Vigor Lamezia ai play off nazionali

Massimo dirigente da questa stagione, l’imprenditore lametino ha risposto su un tema di stretta attualità come la gestione del “Guido D’Ippolito”: dopo 2 bandi non andati a buon fine da parte del Comune, l’impianto di via Marconi è tornato nel frattempo colorato di biancoverde (anche se gli uffici di via Perugini non sarebbero completamente d’accordo sulle modalità seguite da parte della società), ma lo stesso Rettura ha elencato come i costi di gestione siano molti alti e non sostenibili per una struttura in erba naturale che per essere usata al meglio non può sopportare più partite ed allenamenti a stretto giro. Un tema noto e ciclico, sia nelle passate gestioni vigorine che con i passaggi di altre società successive.

Scomparsa da novembre l’Fc Lamezia Terme, ora la questione interessa direttamente la Vigor Lamezia che è l’unica altra società che al momento gioca nell’impianto, anche se non è escluso che la prossima stagione possa bussarvi anche il Sambiase, visto che i lavori al “Gianni Renda” dovrebbero partire proprio con l’avvio del prossimo campionato di serie D.

Rettura a tal proposito ha parlato così della necessità di trovare altri sponsor, confidando anche di recuperare qualche “figliol prodico” che ad inizio stagione aveva sposato la causa gialloblu in serie D, sia per meglio affrontare la prossima stagione, che sia Eccellenza o serie D, che gestire meglio le strutture. Il presidente valuta che i costi logistici, tra quanto pagato per gli allenamenti nel campo in sintetico di Pianopoli e l’uso del “D’Ippolito”, siano pari a 5 giocatori in rosa, ed assicurando che non si voglia fare il passo più lungo della gamba in campo economico già si mette in guardia su come la coabitazione con altre squadre non sarebbe fattibile (sia da gestori che da semplici utenti paganti) e servirebbe a stretto giro trovare una soluzione alternativa per gli allenamenti (Renda e Riga, gestiti da Sambiase e Promosport, saranno per altro ulteriormente limitati negli spazi dai lavori legati al Pnrr, per Provenzano e Fronti il Comune attende proposte di progetti di finanza). Rettura però, nonostante tutte le premesse, è lapalissiano nelle conclusioni: «Il D’Ippolito è lo stadio della Vigor, devi per forza prenderlo in gestione anche se troppo oneroso».

Sul piano sportivo, alla prima esperienza in biancoverde (in precedenza si era esposto nel campo della pallavolo maschile, esperienza poi tramontata per il problema degli impianti sportivi sotto la gestione commissariale), il presidente reputa già positivo il cammino stagionale visto che comunque dopo due promozioni la Vigor è in corsa per un terzo salto di categoria, «e non era facile» precisa ricordando le esperienze recenti delle altre società lametine, «di certo non bisogna solo ragionare di cuore, in anni passati presidenti per troppa passione poi hanno speso più di quanto si poteva. Non ci sono defezioni per il prossimo anno che io sappia, da giugno si cercheranno nuovi sponsor per recuperare costi come 15.000 euro per allenarci, 12.000 euro per giocare in casa, contiamo sul rinnovato entusiasmo e sull’assenza della concorrenza che c’era in precedenza con l’Fc».

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