Strascichi del derby, assenze certe e giocatori da valutare per Vigor e Sambiase

Si temeva una partita con poche emozioni e tanto agonismo, e ripercorrendo al contrario la partita tra Vigor Lamezia e Sambiase il tabellino finale recita 4 espulsi e 3 ammoniti, ma 3 cartellini rossi arrivano dopo il triplice fischio dell’arbitro.

Per il Sambiase il primo era arrivato sul finale di primo tempo per doppio giallo ai danni di Trentinella, per il quale già la prima ammonizione era stata pesante essendo entrato in campo con 4 cartellini collezionati in campionato, gli altri due hanno colpito Djalo e Giuliani, per un eccesso di nervosismo spiegato poi nel post partita dalla società giallorossa, che lamenta come sia Djalo che Solomon siano stati “continuamente beccati, durante la gara, da insulti razzisti”.

Dopo aver chiuso di fatto la contesa nella gara di andata segnando il 2-0, un girone dopo entra dalla parte sbagliata della storia il centravanti nato in Guinea-Bissau ma di origini portoghesi, apparso sentire molto la partita appena entrato in campo, polemizzando sia contro gli avversari che contro il pubblico, trovandosi poi nel finale per due volte sotto la gradinata est protagonista di veementi reazioni, di cui l’ultima ha poi comportato la sua espulsione e quella del portiere Giuliani nel parapiglia tra giocatori ed altri componenti delle due società in campo.

Situazione poi tornata alla calma una volta che i giallorossi hanno ripreso a festeggiare con i propri tifosi assiepati in Curva Sud, ritrovandoli poi per un braccio di popolo in Piazza 5 Dicembre vedendo più vicino il traguardo del salto in Serie D.

Sabato così contro il Soriano mister Morelli dovrà fare a meno di tre elementi over, e per la prima volta non per scelta tecnica del portiere Giuliani (autore di due parate importanti anche in questo turno), con Martino che tornerà tra i pali dopo le presenze in Coppa Italia. Spetterà poi al giudice sportivo quantificare il periodo di stop per i tre espulsi, allo staff medico le condizioni di Sgrugli fermatosi poco prima del quarto d’ora iniziale di partita.

Sull’altro versante mister Fanello porta a casa il maggiore possesso palla e territoriale, ma oltre a non aver concretizzato la superiorità numerica nella ripresa, e quindi non aver accorciato sulla capolista, dovrà anche fare i conti per la trasferta di Cittanova con le assenze certe dei difensori centrali De Nisi (che si portava la diffida dal 21 dicembre ed ha trovato la quinta ammonizione stagionale nel derby) e Scalon (uscito anzitempo portato a braccia dai compagni fuori dal campo, gli esami strumentali daranno l’entità dell’infortunio), ed anche il secondo portiere Gualtieri ha rimediato un cartellino rosso nel convulso finale con così ancora di più attenzionata la situazione di Columbro, in campo nel derby anche se non al meglio.

Se dopo il derby il distacco tra seconda e terza piazza è tornato sotto i 10 punti (Vigor 54, Soriano 46, Cittanova 42, Brancaleone 40 l’attuale zona play off), i biancoverdi con un proprio risultato vincente e parimenti quello del “Gianni Renda” del Sambiase potrebbero tornare nuovamente a guardare direttamente ai play off interregionali.

SPETTACOLO PIU’ ATTORNO CHE DENTRO IL CAMPO

Detto degli eccessi verso i due giocatori giallorossi non nati in Italia, il pre e post partita in via Marconi ha visto un pubblico passionale e appassionato occupare quasi tutti i 3.730 posti dei tre settori, ma nessun episodio di eccesso di nervosismo o episodi di cronaca come avvenuto settimana scorsa per il derby di serie B tra Cosenza e Catanzaro. Smentiti quindi i timori della settimana, citati nell’ordinanza comunale che per vietare la sosta attorno allo stadio parlava “dell’atavica rivalità tra le società e le tifoserie, trattandosi di un derby cittadino particolarmente seguito, che potrebbe registrare disordini tra le tifoserie avverse”. Un solo striscione polemico dalla gradinata verso dirigenti avversari e società non più esistenti, qualche coro di sfottò giusto per mantenere le tradizioni, in totale 6 angoli battuti e 11 minuti di recupero, 2 veri tiri nello specchio della porta ed entrambi in quella difesa da Giuliani sotto la Curva Sud.

Dentro e fuori il “D’Ippolito” intanto riassume i colori biancoverdi, con il Comune che avrebbe la posizione ambigua di non riconoscere ancora alla società il ruolo di gestore (il bando biennale ha termine per presentare le domande il 29 marzo), ma nel contempo da Via Perugini non si gestisce la struttura con gli interventi di manutenzione ordinaria ad opera dell’unica società che vi gioca nonostante una situazione nota da novembre. Si sbaglia in due, non sbaglia nessuno.

Curiosità statistica ambientale: anche il 10 marzo di 5 anni fa si giocò un derby, ma essendo il 2019 ancora periodo commissariale, con agibilità limitata o inagibilità diffusa secondo via Perugini, la sfida per contenere i 1.200 spettatori si disputò sul gibboso campo di Amantea. Era il campionato di Promozione, ed in panchina si affrontarono proprio Danilo Fanello e Claudio Morelli, ma a posti invertiti rispetto all’attuale esperienza di Eccellenza con anche in quel caso giallorossi capolista e biancoverdi ad inseguire (a guadagnare il salto diretto di categoria alla fine della stagione fu da “terza litigante” la Morrone, con Club delle Due Torri che raggiunse i cosentini tramite la vittoria dei play off tra i due gironi).

Un gol per parte, un primo tempo più vivace ed una ripresa in cui si risente di stanchezza e nervosismo tra Sambiase e Vigor Lamezia

 

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