Pareggia all’ultimo respiro una gara che sembrava destinata ad essere storta la Vigor Lamezia

VIGOR LAMEZIA: Columbro, Amendola, De Fazio (30’st Percia Montani), Curcio (16’st Stranges), Mascaro, De Nisi, Foderaro M (12’st Bilotta), Lavrendi (27’pt Calomino), Bernardi, Verso (4’st Foderaro G), Catania.

A disp: Mercuri, Tutino, Silvagni, Villella.

All.: Saladino.

STILOMONASTERACE: Feltrin, Scrivo, Ghergo, Passarelli, Minici (2’st Martino), Coluccio, Papaleo R, Olaoye (26’st Abalos), Rocca, Mateucci, Papaleo G (10’st Suraci).

A disp: Tassone, Lagani, Galati, Riitano, Colella, Paparo.

All. Galati.

ARBITRO: Falvo di Catanzaro (assistenti CArvelli e Monesi di Crotone)

RETI: 28’ pt Papaleo G, 34’pt Mateucci, 39’st Percia Montani, 50’st Mascaro

NOTE: Espulso al 39’pt Bernardi per gioco pericoloso

Ammoniti: Minici, Papaleo R, Amendola, Olaoye, Stranges

Angoli: 6-2. Rec: 3’pt, 7’st

Pareggia all’ultimo respiro una gara che sembrava destinata ad essere storta la Vigor Lamezia, che dopo aver chisuto il primo tempo sotto di 2 reti e con l’uomo in meno, nel finale della ripresa riacciuffa la Stilomonasterace.

Biancoverdi ora secondi (3 squadre in 3 punti sul podio), e mercoledì nuovamente in campo a Scalea dovendo fare la conta dei disponibili tra squalifiche ed infortuni.

PRIMO TEMPO

16′ De Nisi di testa manda a lato un corner di Curcio

27′ primo cambio obbligato in casa Vigor: Lavrendi rimane a bordo campo infortunato, entra Calomino

28′ Mateucci si inserisce bene in mezzo a due avversari, palla sul limite dell’area per Papaleo G che di destro supera Columbro vanamente protesto in tuffo

32′ Papaleo R ruba palla in area a De Fazio che lo strattona, il giocatore ospite accoglie il fallo e l’arbitro Falvo decreta la massima punizione: dagli 11 metri Mateucci raddoppi con il pallone che rasoterra si insacca sotto il corpo di Columbro

39′ scontro areo nei pressi della linea laterale tra Bernardi e Minici, troppo alta la gamba del giocatore in maglia nera e rosso diretto per l’esterno offensivo di casa

SECONDO TEMPO

1′ Olaoye vince il duello con Mascaro ma sbaglia tutto al momento del tiro

2′ assist di Foderaro e tiro al volo di De Fazio che viene respinto dal palo

5′ lancio lungo per Giovanni Foderaro, palla che sorvola lo specchio sul tocco a scavalcare il portiere da posizione defilata

9′ palla persa in uscita di Marco Foderaro, Passarelli non ne approfitta con un tiro a giro fuori giri

11′ Catania ci prova dai 16 metri, facile parata di Feltrin

12′ cross di Amendola per il colpo di testa di Giovanni Foderaro che sorvola la traversa

14′ partita che si ferma su richiesta dell’assistente arbitrale che lamenta le intemperanze dei tifosi in gradinata, dopo un azione in contropiede di Olaoye nata da un contrasto vinto su Calomino a metà campo su cui i biancoverdi invocavano fallo. Alla ripresa anche Curcio lascia il campo, con Saldino che prova il 3-4-2 (De Fazio ed Amendola chiamati a coprire tutta fascia)

21′ cross di Martino per Olaoye, pallone che lo sorvola davanti a Columbro

25′ gioco nuovamente fermo per intemperanze tra i componenti delle due squadre dopo un palla contesa davanti la panchina di casa. Per ristabilire la calma un ammonizione per parte

27′ Feltrin salva la propria porta su colpo di testa di Catania servito da Amendola

30′ dentro anche Percia Montani, Vigor a trazione più offensiva

35′ ripartenza ospite dopo angolo per la Vigor, Mateucci mette Martino davanti a Columbro ma il tentativo di piazzare il pallone sull’incrocio lontano non ha fortuna

39′ Percia Montani si fa trovare pronto sul lancio dalle retrovie, controllo e diagonale vincente per dimezzare lo svantaggio

40′ Mateucci riceve palla e cerca il primo palo, Columbro si oppone con il corpo

43′ cross di Bilotta per Catania, colpo di testa tra le braccia di Feltrin

47′ Mascaro in progressione offensiva da fondo campo rimette al centro per Catania, la palla viene murata davanti alla porta da Giovanni Foderaro che cercava di smarcarsi

50′ Mascaro pareggia scagliando in rete una palla vagante rimasta nei pressi della linea di porta dopo che Catania aveva visto salvato il proprio tiro

 

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