Domenica stracittadina in Prima Categoria, Vigor 1919 polemica verso le dichiarazioni di Saladini
A neanche 24 ore dalla conferenza stampa post gara tra Lamezia Terme e Polisportiva Santa Maria, più che il risultato in campo a registrare commenti sono le parole del presidente della formazione gialloblu, Felice Saladini, sia dentro i confini sportivi lametini che quelli regionali, vista la dichiarazione che smentisce un impegno già preso con la Reggina.
Non sono piaciute le risposte sul fronte Vigor Lamezia, che a giugno del 2020 era tornata sotto un’unica bandiera proprio con l’imprenditore lametino che aveva unito le due società nate dalla diaspora post mancata iscrizione in Eccellenza da parte della precedente società nel 2017, ma che un anno dopo nuovamente si è trovata con due squadre diverse (da un lato un mix di chi era contro in origine nelle società di Prima e Terza Categoria, dall’altro l’organizzazione dell’anno precedente in ottica gestione “Guido D’Ippolito”, attualmente prolungata a fine giugno).
«Iniziamo col precisare che la Vigor Lamezia non sarà mai il vivaio di nessuna squadra, specie di una squadra nata a tavolino per puri interessi personali», sostiene l’attuale società biancoverde, facendo riferimento all’idea di luglio di Saladini naufragata nel giro di poco tempo (vedi Promosport che nel frattempo costruiva la prima squadra in Promozione e ufficializzava gli incarichi della squadra under 19 regionale), ricusando «l’utilizzo dell’espressione ‘porte aperte’ proprio da colui che per primo ha innalzato muri impedendoci di acquisire quel titolo che ci apparteneva e umiliandoci con l’iscrizione di un’altra Vigor Lamezia al nostro campionato», poiché l’attuale Vigor 1919 ha il titolo sportivo del Platania in Prima Categoria.
«Noi da parte nostra, già in passato, abbiamo fatto l’errore di affidare i nostri colori a chi diceva di amarli per poi distruggerli. Noi non dimentichiamo l’incoerenza di chi in più occasioni si riferiva alla presidenza della Vigor Lamezia come ‘la realizzazione di un sogno’ per poi preferire la visibilità. Noi non dimentichiamo, ed è difficile farlo visto che è ancora visibile sullo stesso profilo social del Presidente Felice Saladini, chi assicurava di portare avanti il progetto Vigor Lamezia per poi abbandonare tutto appena due settimane dopo» lamenta la società biancoverde nelle divergenze di vedute su cosa voglia dire portare avanti i titoli sportivi.
«Per quanti errori noi abbiamo fatto in passato nella gestione della Vigor Lamezia mai abbiamo pensato di accantonare i nostri colori ammaliati da un’altra categoria, quindi mai ci fideremo ancora di chi in passato ha preferito una Serie D ad una Eccellenza e che magari per gli stessi motivi, puro egocentrismo, potrà in futuro preferire qualsiasi altra realtà calabrese a quella lametina» è il distinguo dei vertici biancoverdi, dichiarando invece di «con orgoglio affrontare domenica quell’altra parte della nostra Città che, come noi, ha scelto il rispetto per la propria storia, per i propri valori e che ha preferito continuare ad amare i propri colori», perché anche il Sambiase, il cui titolo di D è stato comprato da Saladini, è ripartito in Prima Categoria con il titolo del Città di Lamezia Terme. Le due squadre si torneranno ad affrontare a distanza di circa 8 mesi dal 13 giugno 2021, ma in quell’occasione al “Gianni Renda” in palio c’era la finale play off di Eccellenza.
«Siamo sempre pronti e favorevoli a qualsiasi confronto pubblico con il Presidente Felice Saladini per analizzare insieme tutte le vicende che in questi ultimi anni hanno sconvolto il calcio lametino», si chiude la nota, se non fosse che l’attuale massimo dirigente gialloblu è nel mondo del calcio cittadino da circa 18 mesi, mentre il disinteresse e le contestazioni in via Marconi da parte di alcuni tifosi partono dal post presidenza Mercuri.