Tra Pirandello e l’Hydra il calcio lametino presente guarda al passato e al futuro
Uno, nessuno, centomila: se il calcio lametino dovesse cercare un autore, Pirandello sarebbe un buon candidato a descrivere l’attuale situazione.
Nell’estate della nascita del Fc Lamezia Terme, che era stata presentata il 27 luglio dal presidente Saladini in conferenza stampa come nuova realtà che avrebbe dovuto incarnare un’unica prima squadra tra le 3 principali esistenti, con altrettanti settore giovanili divisi per colori, con il passare delle settimane la realtà che sta invece delineandosi è ben diversa.
Nasce l’Fc Lamezia Terme cambiando gli ambiti di azione di Sambiase, Vigor Lamezia, Promosport
STRADE DIVISE MA PARALLELE IN VIA BOCCIONI
La Promosport continuerà la propria gestione con prima squadra che punta a vincere il campionato di Promozione e settore giovanile divisi da quelli della società gialloblu, con la quale però esiste un collegamento nella figura di Angelo Folino che sarà il responsabile delle compagini under del soggetto iscritto con la formazione principale in serie D.
Rimanevano così sulla carta Sambiase e Vigor Lamezia ad avere un percorso comune: il titolo dei giallorossi è passato sotto la gestione dei gialloblu, che ne ha acquisito la società mutando colori sociali e nome, da parte di presidente e vicepresidente dei biancoverdi che nel frattempo hanno ratificato la scelta di non disputare il campionato di Eccellenza ma optare per quello del settore giovanile scolastico.
HAIL HYDRA
Malumori nel fronte del tifo organizzato di via Savutano, nuove frammentazioni in quello che dovrebbe gravitare intorno a via Marconi, fronte istituzionale sospeso ad effettuare dei distinguo, e così ad un anno di distanza dalla unione delle due Vigor Lamezia firmata da Felice Saladini lo scenario che si potrebbe prospettare è di una nuova diaspora o situazione al pari dell’Hydra dell’universo Marvel (il cui motto è “taglia una testa, altre due prenderanno il suo posto”, riferimento alla mitologica Idra di Lerna): mercoledì ci sarà un incontro tra i tifosi che affollavano la tribuna Montesanti del Gianni Renda per proporre la ripartenza in giallorosso dalle categorie inferiori (essendo già chiuse le iscrizioni in Eccellenza e Promozione); questa sera Alfredo Mercuri, presidente biancoverde fino al 2004/05 (stagione dopo la quale sono iniziate le prime crepe e divisioni all’interno della Gradinata Est), ha chiamato a raccolta al Parco Mastroianni i tifosi vigorini per proporre un nuovo progetto legato alla società di via Marconi (con anche esponenti di chi l’aveva avuta prima di lasciarla alla presidenza Arpaia, ed altri ad oggi esterni al mondo calcistico), che sia però diverso da quello attualmente vigente sotto la presidenza Saladini che potrebbe tentare l’iscrizione di una prima squadra dopo la rinuncia all’Eccellenza con l’attuale matricola attiva (a sua volta diversa da quelle create nel 2017 in Prima e Terza Categoria dal fronte di rinascita vigorino non concorde nei modi). Ci sarebbero così nuovamente due Vigor Lamezia a distanza di un anno.
Potenzialmente quindi 3 nuove squadre che andrebbero a caccia di un posto tra Prima e Terza Categoria, da capire in che modo: nei primi due livelli si potrebbe seguire la strada della richiesta sovrannumero, nel terzo un’iscrizione ex novo che sarebbe gratuita.
TRAFFICO IN VIA CONTESSA CLEMENZA
A meno di deroghe o diverse interpretazioni delle norme da parte della sede regionale a Catanzaro della lega calcio, i termini per cambi di denominazione, sede e fusioni delle società son scaduti il 26 luglio, ma quelli per le iscrizioni dalla Prima alla Terza Categoria vedono settembre come data ultima (il 2 per la Prima, il 16 per la Seconda, il 23 per la Terza).
La scorsa stagione, con un campionato mai partito, la città della piana vedeva come rappresentante in Prima Categoria il Città di Lamezia Terme e nell’hinterland Platania, Campora, Atletico Maida (ora ripescato in Promozione) ed Acconia Spartans (compagine che da questa stagione però ha traslocato da Curinga a Girifalco).
In seconda categoria si trovano i Biancoverdi Raffaele Spa e Psg Calabria per quanto riguarda la città della piana, con nel circondario Audace Decollatura e Pianopoli.
INGORGO IN VIA PERUGINI
Al netto di quali e quante squadre si andranno ad iscrivere, c’è poi la questione di dove e quando giocheranno: Fc Lamezia, con le matricole di Sambiase e Vigor Lamezia, almeno fino al termine dell’anno avrà la gestione di “Guido D’Ippolito” e “Gianni Renda”, la Promosport ha quella del “Rocco Riga” e dell’impianto privato a Ginepri (in cui la prima squadra inizierà la preparazione in questi giorni).
Chiusi al pubblico sono gli impianti in terra battuta come Fronti e “Provenzano”, la cui inagibilità strutturale da risolvere sarebbe prioritaria per il campo di gioco (nel Dup ancora si ricordano i finanziamenti non portati a termine per il rifacimento in erba sintetica), essendo le esigue tribune esistenti scoperte e potendo gli spettatori vedere i giocatori in campo anche dall’esterno a bordo strada.
Le autorizzazioni a giocare negli impianti son di competenza del Comune, con gli organi di di indirizzo politico però previsti come rientranti solo ad ottobre per via delle mini amministrative, ed a “gestire i turni” è però la società che è chiamata a gestire la struttura, ed un’altra partita ora si aprirà sul bando di gestione da dover pubblicare essendo l’attuale vigente in scadenza a fine anno, al netto di probabili ennesime proroghe: da un lato alcune società (sia di calcio che quelle indoor, le quali non pochi disagi si trovano ad affrontare tra palazzetto e palestre scolastiche che non garantiscono turni adeguati a tutti) sperano in criteri che prevedano una gestione di durata non meno che triennale e che non vieti la richiesta di più strutture; dall’altro chi oggi è tagliato fuori dalle gestioni auspica invece la replica di precedenti versioni, in cui ogni concorrente poteva presentare domanda annuale per una sola struttura così da evitare monopoli di mercato.
A redigere il bando non saranno però le società, o la consulta dello sport mai nominata nel corso dell’ultima gestione amministrativa, ma giunta, consiglio ed uffici comunali ai quali spetta anche aggiornare le tariffe di uso dei beni comunali.
LAVORI FUTURI IN VIA DEL PROGRESSO
Una delle motivazioni che doveva essere alla base della nuova società calcistica in serie D era quella di unire più forze economiche ed imprenditoriali, mentre invece gli scenari che si prospettano son quelli di aver rimescolato le carte precedenti e quelle esistenti. A guidare l’Fc Lamezia Terme al momento ufficialmente son Saladini e Ferraro, ovvero presidente e vicepresidente della Vigor Lamezia, ed altri innesti societari non sono stati comunicati.
Ad essere reso noto è invece l’incontro istituzionale avuto il 3 agosto con il commissario che guida il Comune, Giuseppe Priolo, il cui mandato però è in scadenza ad ottobre. Periodo in cui, dopo le elezioni amministrative, si dovrebbe poi tenere anche il turno di secondo livello per rinnovare il consiglio provinciale di Catanzaro, e dall’ente intermedio passa anche la richiesta di interesse per il restyling dello stadio provinciale “Carlei”, tornato subito in disuso dopo la simbolica riconsegna del 30 Novembre 2019.
Riaperto all’uso minimo lo stadio Carlei ora affidato alla Vigor 1919 (VIDEO)
L’attiguo palazzetto dello sport comunale, che per poter aprire necessita di ulteriori interventi strutturali e di viabilità, ha in comunione d’uso con lo stadio di calcio i parcheggi, ma la nuova proprietà avrebbe già in cantiere un progetto diverso da proporre, ovvero chiedere una gestione a lunga scadenza per effettuare un rinnovo totale della struttura puntando ai criteri del professionismo calcistico, che in ottica di unione in un’unica categoria di serie B e serie C tra due stagioni vedrebbero tra i vincoli:
- riservare a disposizione delle squadre, degli arbitri e degli altri ufficiali di gara nelle immediate vicinanze degli spogliatoi almeno 10 posti di stazionamento per le vetture;
- capienza minima dello stadio di 5.500 posti, numerati, divisi in almeno 4 settori, con 75 posti in tribuna autorità/d’onore all’interno della tribuna principale coperta con 100 parcheggi riservati;
- le tribune riservate agli spettatori, realizzate in metallo con idonee strutture tubolari, non potranno essere di tipo temporaneo (“temporary stands”) ma dovranno avere un uso duraturo nel tempo ed essere fissate ad idonee fondazioni;
- per ciascun settore il numero minimo di servizi igienici dovrà essere di 1 bagno ogni 250 uomini, 1 orinatoio ogni 125 uomini, 1 bagno ogni 125 donne, 1 bagno attrezzato ogni 15 spettatori disabili;
- la tribuna stampa deve essere coperta e avere una capienza minima di 30 postazioni, equipaggiate con presa elettrica, linea telefonica, copertura Wi-Fi ed una superficie da lavoro sufficiente ad ospitare un computer portatile. Dovranno essere previste anche altre 2 postazioni, in aggiunta alle precedenti, dedicate agli operatori specializzati nella raccolta dei dati statistici del campionato, e 5 postazioni per radiocronisti e telecronisti con 3 posti a sedere;
- un’area interna attrezzata con un minimo di 30 postazioni di lavoro per giornalisti e fotografi, dotate di presa elettrica e linea telefonica/accesso a internet, ed in più almeno 2 studi televisivi (di cui uno preferibilmente con visuale sul campo) e di 4 postazioni per le “flash interview”;
- una specifica area dedicata alle interviste detta “mixed zone”, coperta, protetta ed interdetta al pubblico, con la possibilità di ospitare almeno 30 persone, 1 tavolo da conferenza situato su un podio, 1 piattaforma per telecamere, sistema di diffusione sonora, collegamento Wi-Fi;
- una zona riservata allo stazionamento degli automezzi attrezzati per le trasmissioni audiovisive dall’esterno (“Outdoor Broadcast Van Area”), di almeno 600 mq.
Memori delle grosse difficoltà, superate in extremis, per adeguare il “Guido D’Ippolito” alle norme per la Lega Pro Unica, e la Curva Nord aperta solo per un lutto cittadino mancando ancora ad oggi alcuni requisiti richiesti da forze dell’ordine e lega calcio, difficilmente tutti questi lavori potranno essere effettuati in via Marconi e dal Comune, e la possibilità di sfruttare investimenti ed insediamenti privati nelle vicinanze potrebbe essere una carta che la società calcistica potrebbe giocare con ente comunale e provinciale per il Carlei. Ma prima di tali argomenti bisognerà vincere sul campo di calcio in serie D, risultato che manca in città da diversi anni e non è scontato.