Luglio da decifrare per la serie D tra crisi societarie, giustizia sportiva, 3 scadenze in una settimana

E’ un’estate tutta da decifrare quella della prossima serie D, con nel girone I tra le compagini calabresi incerte a ripartire Castrovillari e San Luca, che hanno già comunicato segnali di difficoltà finanziaria con titolo consegnato, ed anche il Roccella (che sarebbe ripescabile dopo la retrocessione) non gode di buona salute.

A completare il quadro delle corregionali Rende e Cittanovese, che hanno dopo la salvezza raggiunta (senza la disputa dei play out causa Covid per i biancorossi) necessità di tirare le somme per riprogrammare, ed il neopromosso Sambiase, il quale però deve risolvere la questione della nomina del nuovo presidente.

UNA SETTIMANA DI SCADENZE

Entro il 22 luglio ogni società dovrà inviare online tutta la documentazione ed i versamenti necessari per l’iscrizione, e verosimilmente quindi ora ci sarà un’altra settimana interlocutoria ma non conclusiva per la griglia di partenza della prossima stagione.

Il 18 maggio era stato stabilito infatti di fissare al 26 luglio il termine per presentare domanda di cambio di denominazione, di trasferimento di sede, di fusione, di scissione e di conferimento di azienda, non applicando il vincolo ostativo legato alle due stagioni sportive precedenti (la domanda potrà così essere presentata anche da chi aveva usufruito di tali cambi nella passata stagione).

Il trasferimento di sede sarà consentito nei casi in cui la società, affiliata alla Figc da almeno una stagione sportiva, si trasferisca in un Comune confinante o al massimo entro un raggio di 20 chilometri, nella stessa provincia o in provincia confinante, all’interno della stessa Regione.

Inoltre è slittata al 29 luglio, alle 10.30, la seduta prevista in origine ieri in cui il Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare terrà l’udienza per l’inchiesta relativa a risultati indicati come combinati nelle passate stagioni. Deferimenti che coinvolgono tra le società interessate anche ASD Licata Calcio, ASD Troina, ASD Rotonda Calcio, ASD Città di Acireale 1946, ASD Marina di Ragusa protagoniste nell’ultima serie D, oltre alle non più iscritte ASD Corigliano Calabro e ASD Olympic Rossanese 1909 in Calabria.

Eventuali penalizzazioni o retrocessioni potranno così arrivare quando i discorsi dovrebbero essere incentrati su calciomercato e partenza per i ritiri, generando invece un effetto domino. Già la scorsa stagione il campionato iniziò con l’incertezza su chi tra Corigliano e Roccella dovesse avere il diritto di partire in serie D, con la compagine del patron Nucaro confermata come retrocessa in Eccellenza e poi ritiratasi dal campionato dopo aver improvvisato in campo poche giornate.

INCASTRI TRA D ED ECCELLENZA

Al Campionato Nazionale di Serie D – articolato su 9 gironi composti da un minimo di 18 ad un massimo di 20 squadre ciascuno – hanno diritto a partecipare in via ordinaria tra le 166 e le 172 compagini (il precedente format era a 162), e per la stagione 2021/2022 la Lega Nazionale Dilettanti sta concedendo la possibilità di presentare domanda di ripescaggio solo alle 2 retrocesse per ogni girone, non potendo stabilire criteri della stessa natura per le squadre di Eccellenza ripartite non in modo omogeneo a livello regionale, smentendo però l’indicazione di qualche mese prima sulla possibilità di presentare domanda di salto di categoria per 2 anni solo a chi aveva accettato di iniziare una nuova stagione nel 2021 dopo lo stop avvenuto a fine 2020.

Un motivo in più per cui compagini come Sersale, Vigor Lamezia, Locri rimaste in Eccellenza potrebbero essere alla finestra attendendo sviluppi, auspicando in qualche deroga o rientro in campo delle precedenti indicazioni.

Un gioco di incastri che però comporterebbe anche lo slittamento della stagione agonistica, eventualità che dopo le ultime travagliate per via degli effetti della pandemia da Roma vorrebbe essere limitata avendo previsto un ritorno alla normalità per promozioni e retrocessioni, ed avrebbe ripercussioni anche sui livelli inferiori (l’Eccellenza calabrese dovrebbe tornare a 16 squadre entro la stagione 2022/23, ma si accumulano le voci di crisi economiche e societarie in più piazze nei vari livelli del calcio dilettantistico regionale) i cui termini temporali per le iscrizioni sono simili a quelli dell’Interregionale ma con costi di molto inferiori.

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