“Chi non seguirà le indicazioni di società e mister non rimarrà con la Vigor Lamezia”
Presentato questa mattina in conferenza stampa il nuovo direttore generale della Vigor Lamezia, Gabriele Martino, definito dalla società biancoverde come un “top player” dato il curriculum del nuovo dirigente del team del presidente Saladini.
«Aggiungiamo un altro grande tassello, un protagonista del calcio calabrese ed italiano, con alle spalle un percorso eccezionale e che da oggi metterà il proprio impegno per la nostra causa», ricorda il massimo dirigente biancoverde, «vogliamo con lui ripetere la cavalcata di partire dall’Eccellenza verso il professionismo, ma è un impegno che non vale solo per la squadra ma per tutto l’ambiente lametino. La nomina del direttore Martino serve a chiudere tutta la riorganizzazione societaria, stiamo lavorando su due binari paralleli che guardano sia un cammino principale triennale, l’altro quello quotidiano per rafforzare quanto costruito».
A 4 mesi dalla prima conferenza stampa la società ha ufficialmente 2 soci, e Saladini ripete che «bisogna continuare a coinvolgere imprenditori, istituzioni, chiunque voglia entrare. Non sono una persona che predica la teoria dell’uomo solo al comando».
Data la manifesta intenzione di ripercorrere modelli vincenti visti altrove, non si nasconde poi il problema delle strutture sportive, «che non riguarda solo la prima squadra, ma parte dal settore giovanile. Con l’amministrazione comunale dovremmo aprire un confronto sulla progettualità delle strutture sportive, abbiamo in società anche il vicepresidente Ferraro che ha esperienza di lavoro sul campo per dare il proprio apporto». Se si arriverà a riqualificare gli impianti pubblici esistenti, o si passerà ad un modello privato da creare ex novo, non è al momento definito.
Nell’augurare il buon lavoro al nuovo direttore Saladini ripete il noto claim “in questa squadra c’è il cuore di tutti” per rimarcare come «speriamo che dalle parole si passi ai fatti per tutto il territorio, al momento andiamo avanti all’insegna di rispetto ed umiltà», rispondendo così ai dubbi sull’avere un’immagine e molti giocatori non abitudinari in Eccellenza.
Il neo dg Martino parte da una considerazione: «sono poche le società di calcio che si avvalgono di un progetto generale, ancora di meno quelle che pensano al loro futuro ponendosi degli obiettivi a medio e lungo termine oltre a quelli più imminenti. Nella Vigor Lamezia ho visto le caratteristiche di un progetto ambizioso ed importante, che riguarda però tutta la città. Nei 4 incontri precedenti siamo partiti sempre parlando di progettualità, ho sentito vivo l’entusiasmo ma anche il pragmatismo a 360°».
Il nuovo dg parla poi «degli impegni nel sociale, una sfida importante che non facilmente viene affrontata da imprenditori, ancora meno quando si è così giovani. Puntiamo attraverso il calcio e lo sport ad una crescita etica e non solo sportiva, e da questi motivi ho scelto di entrare in questa società».
Martino chiede così «massimo impegno a tutti quelli che operano all’interno del club, perché tale sarà quello che io assicurerò. Personalmente ho la stessa fame di vittorie che ha il presidente, la Vigor Lamezia ed i suoi tifosi, e questo pomeriggio il primo impegno ufficiale sarà quello di andare a vedere gli allenamenti del settore giovanile».
Dopo i presidenti Lotito e Foti il direttore generale ha già avuto a che fare con massimi dirigenti passionali agli inizi della propria carriera sportiva, «ho visto in Saladini alcuni aspetti sia dell’uno che dell’altro. Di Saladini posso dire che ha le idee chiare, sa dove vuole arrivare ed in quanto tempo vuole farlo, ed essendo giovane potrebbe anche non volersi accontentare. Ne ho visto anche la determinazione, ma da solo neanche Napoleone ha vinto la guerra, per questo serve l’aiuto di tutti. Il mio impegno è quello di mettere onestà e trasparenza in tutto quello che faremo».
Non si nasconde poi l’incidenza del Covid-19: «è un anno particolare per tanti aspetti, gli sportivi di Lamezia sapranno stare vicini al club pur non potendo assistere alle gare, e speriamo ai successi, dei biancoverdi. La partecipazione assente dovrà trovare una sua conclusione, speriamo tutti insieme perché vorrà dire che gli effetti pandemici saranno meno rigorosi».
Dopo la serie D, C, B e A mancava l’Eccellenza in carriera a Martino, che spiega come «mi avvicino con umiltà e modestia a questa nuova esperienza, e confido che lo faccia anche la squadra che dovrà difendere i colori del club. Spero di poter concludere la fase conoscitiva di campionato e struttura societaria nel minor tempo possibile, perché per gli obiettivi importanti serve tempo e lavoro, anche se il presidente vuole fare in fretta».
Non si nasconde però che «per un manager sportivo, come mi ritengo di essere, non è facile iniziare con uno staff tecnico ed una squadra già formata, ma ognuno dovrà fare al meglio il proprio ruolo senza invasioni di campo. Il presidente Saladini ad oggi non ha lesinato energie, fisiche e non solo, ed entusiasmo, e per fare un esempio ieri siamo stati ad una cena di lavoro con presidente e vice per conoscere il mister ed il direttore sportivo, oltre ai collaboratori principali. Ho fatto fatica a pensare che questa struttura sia di una società di Eccellenza, come penso che chi non seguirà le indicazioni di società e mister non rimarrà con la Vigor Lamezia».
Si passa poi a parlare di settore giovanile: «son partito da là nella mia avventura professionale, quello della Reggina per anni è stato la vera ricchezza della società amaranto. Non è facile però raggiungere subito risultati, ed oltre all’ambito tecnico in vista della prima squadra dovrà essere anche una fonte di ricavi per il club. Chi investe nel calcio non può farlo sempre a perdere».